Quante volte hai sentito dire frasi come “il mattone ormai è morto” o “i prezzi delle case continuano a scendere” oppure ancora “meglio investire nei mercati finanziari che si fanno più soldi” (e, ultimamente, quest’ultima anche nella versione delle criptovalute come Bitcoin)?

Immagino una miriade. Così come continuo a sentirle anche io. Da anni.

Dopotutto c’è un dato di fatto, una verità incontestabile: siamo circondati da una montagna di persone che ha comprato casa, nel periodo attorno al 2007, quello della recente “grande crisi”, che effettivamente ha pagato così tanto per la propria abitazione da aver visto un ribassamento del suo valore negli anni successivi fino ad oggi. 

E sono sicuro conosca anche tu personalmente qualcuno in questa situazione. Magari addirittura un familiare.

Quindi come dargli torto? Hanno a tutti gli effetti perso valore (e, attenzione, ho scritto valore, non soldi, perché finché quella casa non viene venduta la perdita non c’è – e magari non ci sarà mai).

Ma è veramente stato un cattivo investimento così come dicono? Hanno davvero perso valore?

Per evitare di litigare attorno a questa domanda e lanciarci in discussioni e gridi di battaglia della serie “è meglio l’affittooo!!!” o “sono meglio le cryptoooo!!”, vorrei offrire un parallelismo, un confronto con un’altra unità di misura per avere un termine di paragone e poter avvicinarci alla verità con maggior oggettività.

In questo modo, anche tu, potrai dare la risposta per te migliore alla domanda “la compro o no ‘sta casa?!” e fugare ogni possibile dubbio ti stia intrappolando come le sabbie mobili.

Prima di immergerci nei pochi numeri che vedremo per capire se il mattone sia davvero morto e solo una perdita di denaro, però, vorrei ricordare un dato di fatto: il 72,9% degli italiani ha una casa di proprietà.

Non proprio quattro gatti insomma… 73 persone ogni 100 equivale sostanzialmente a “chiunque”. E questo dato ci porta alla seconda domanda a cui risponderemo fra poco: sono tutti matti oppure tutti dei geni che hanno capito come proteggere il loro futuro investendo/allocando/parcheggiando i loro risparmi e sacrifici di una vita in un bene fatto di argilla, ferro e cemento?

Questa domanda è di fondamentale importanza, perché risolve l’altro eterno dubbio, indipendente da qualunque questione numerica sul mantenimento del valore di una casa nel tempo, e quindi se sia o meno una spesa intelligente, che è “meglio comprare o affittare?” e che aiuto a risolvere in un altro mio articolo.

A questo punto, fatte le doverose premesse, è arrivato il momento di capire se il mattone sia o meno un buon investimento e un buon rifugio per i tuoi risparmi. E, come promesso poco fa, partiamo con il parallelismo.

L’immagine che vedi qui sotto raffigura l’andamento del potere d’acquisto del Dollaro americano dal 1951 al 2020.

Cosa si intende con potere d’acquisto? Presto detto: a parità di somma di denaro ti dice quanto potevi comprare in passato rispetto ad oggi.

E ciò che il grafico qui sopra ci mostra è che nel 1951 con 1 dollaro potevi comprare cose per cui oggi ti servono 10 dollari. Hai capito bene: oggi il dollaro vale DIECI VOLTE MENO rispetto al 1951.

Enrico, che mi frega del Dollaro che tanto noi abbiamo gli Euro?” Potresti chiederti. Presto detto: l’Euro esiste da così poco che a scopo didattico avrebbe reso troppo difficile passarti il concetto.

Quindi, smarcato questo dubbio e tornando a noi, ti faccio un breve esempio concreto per farti capire meglio: se tuo nonno nel 1951 avesse messo 100 dollari su un conto corrente e nel 2020 l’avesse lasciato a te, oggi potresti comprare cose solo per 10 dollari. In sostanza, non potresti nemmeno permetterti un pasto completo in un fast food.

Ok, questo l’ho capito, ma che centra con le case???”, ti starai chiedendo.

Altra ottima domanda. La cui risposta è: tutto.

L’andamento del dollaro nel tempo è fondamentale per rispondere alla nostra domanda iniziale “Ma è veramente stato un cattivo investimento così come dicono? Hanno davvero perso valore?” quando abbiamo parlato di chi si lamenta di aver sbagliato tutto comprando una casa.

E dico che centra tutto,  perché guarda un pò quest’altro grafico qui sotto, che ci da non una, ma ben due informazioni importantissime che hanno a che fare con il comprare una casa:

Questo secondo grafico mostra l’andamento dei prezzi medi delle abitazioni in Italia dal 1958 al 2012. Quindi più o meno lo stesso periodo del precedente grafico.

Innanzitutto, cosa noti? A differenza di quello del Dollaro, questo grafico è in salita. La parte di destra è molto più alta di quella a sinistra (al contrario di quello del Dollaro).

In secondo luogo, possiamo notare un trend, ovvero una sorta di costanza: sale, scende, sale. 

E queste due informazioni sono di vitale importanza quando si deve decidere se l’investimento nel mattone sia morto oppure no, per due motivi:

  • Il primo è che, tornando all’esempio del dollaro, se nel 1951 tuo nonno ti avesse lasciato 100.000 dollari, oggi ne avresti solo 10.000, mentre se tuo nonno ti avesse lasciato un immobile dal valore di 100.000 dollari (per comodità didattica usiamo i dollari anche per le case) nel 2012 avresti avuto un immobile da 226.000 dollari. Più del doppio.
  • Il secondo motivo per cui queste informazioni sono di vitale importanza, è legato al trend: anche se hai comprato a prezzo alto ed ora sulla carta l’immobile vale meno, è solo questione di tempo. Devi solo avere la pazienza che il ciclo si inverta e ritorni a crescere, non solo per far recuperare il valore perso, ma anche per guadagnare.

Il ragionamento quindi per cui “la mia casa ora vale meno di quanto l’ho pagata quindi comprare casa è stata una scelta stupida, sarebbe stato meglio andare in affitto” è sbagliato perché dimostrato dai fatti, dai numeri storici dell’andamento del valore degli immobili paragonato a quello del potere d’acquisto della moneta regina di tutte le monete, il dollaro.

Ma questo ragionamento sbagliato, dettato da una brutta esperienza (fatta da altri), non è l’unico ragionamento che ti fa venire dei dubbi relativi al comprare casa.

Ce ne sono tanti altri, anche molto più insidiosi, che possono farti correre il rischio di perdere anche grandi quantità di denaro.

Ecco perché ho realizzato una raccolta gratuita con i consigli più importanti che devi assolutamente fare tuoi prima di comprare casa, dal nome “CompERare – Il punto di riferimento per chi vuole Comprare Casa“.

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A presto!

Enrico

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